La Bibbia hanno cominciato a raccontarmela a scuola, alle Elementari. Alcuni episodi memorabili ce li ho ancora dentro, e son passati più di trent’anni: gli alberi del giardino di Eden, anche quello su cui nascevano le bistecche; la moglie di Lot, rovinata in statua di sale; Giacobbe e le sue lenticchie, che andran di traverso ad Esaù. Giacobbe il furbacchione, Abramo l’obbediente, Giuseppe l’invidiato, quel bugiardo di un serpente e Mosè il condottiero del mar Rosso (pazienza per gli Egiziani, ma poverini i loro cavalli…).
Diventato grande, a ripensarci, mi son reso conto che i racconti, a maggior ragione quelli biblici, sanno dare forma all’interiorità di un bimbo… Clicca qui per leggere l’intero articolo