La chiesa di Santa Maria Incoronata in Corso Garibaldi è uno dei più importanti monumenti della Milano quattrocentesca, nonché una delle più significative testimonianze della religiosità agostiniana e della cultura umanistica in Lombardia.
Il complesso architettonico attuale costituito dalla chiesa, dai due chiostri, dalla Biblioteca Umanistica e da ciò che rimane dell’antico cenobio agostiniano sorge nel luogo dove venne fondata la piccola chiesa di Santa Maria di Garegnano, (corrispondente alle attuali cappelle, seconda e terza, laterali a sinistra).
Nel 1445, infatti, i padri agostiniani di san Marco cedettero alla Congregazione lombarda dell’Osservanza dell’ordine di Sant’Agostino la chiesa con l’annesso convento.
Nel 1450, Bianca Maria Visconti, moglie di Francesco Sforza, fece costruire una nuova chiesa intitolata a San Nicola da Tolentino (attuale navata destra), ma l’ampliamento maggiore si ebbe l’anno seguente con la donazione, del Duca di Milano ai frati, di un appezzamento di terreno destinato ad accogliere un nuovo convento e l’orto.
L’unione delle due chiese diede vita all’Incoronata come oggi la conosciamo: a due navate terminanti con absidi poligonali, sulle quali si aprono le sei cappelle laterali.
Negli anni 1451-80 viene realizzato il grande chiostro quadrato e il porticato. Tra il 1480 e il decennio successivo, fu costruito il piccolo chiostro e la Biblioteca Umanistica (1487). Nel 1510 fu realizzato un nuovo Refettorio e il terzo chiostro (oggi scomparsi) e, nel 1751, lo scalone monumentale. Nel 1798, in seguito alle riforme napoleoniche, il convento agostiniano fu soppresso.